Ero in un’ora di sostituzione, in una classe che già conoscevo. La docente di storia, con cui spesso collaboro, mi aveva già detto di essere arrivata al Risorgimento quindi nella seconda fase dell’attività abbiam pensato di pescare proprio da lì.

Nel primo step ho chiesto ai ragazzi chi facesse un uso costante dei social e in particolare il ruolo dell’immagine oggi. Quindi ci siamo concentrati sull’analisi veloce di alcuni profili social dei politici contemporanei, analizzandone (in particolare su Twitter) il linguaggio, spesso violento e poco conciliatore.

Quindi, con l’aiuto di Digipad, abbiamo creato in collaborazione una serie di possibili post di Giuseppe Garibaldi, alcuni basati sulle sue citazioni ma altri molto più divertenti e meno seri.

I ragazzi hanno quindi ragionato, nella restituzione finale, sull’importanza di pensare bene alle parole da usare in rete (mai avrebbero messo in Bocca a Garibaldi parole violente) e anche la scelta consapevole delle immagini da usare.