Chi ha già lavorato in classe con quest'attività
Il mago delle parole e il suo cappello
Basato sulla scheda
Ancheioinsegno
“Dalle parole arrabbiate alle parole con stile”: “Il mago delle parole e il suo cappello”
L’attività è stata proposta all’interno di un tempo privilegiato, quello del Circle Time che prevede la condivisione di vissuti ed emozioni, in una sala in cui i bambini sono disposti in cerchio, posizionati tutti allo stesso livello. Le insegnanti hanno introdotto l’argomento facendoli riflettere sul significato delle parole che feriscono e quelle che invece avvicinano.
Per le prime è stato mostrato il disegno di una spada e due bambini che litigano, mentre per le seconde, l’immagine di alcuni bambini sul ponte e l’emoticon dell’abbraccio, ad indicare, appunto, le parole ponte. Sul pavimento sono poi stati sparsi tanti cartellini con parole ostili e non ostili. I bambini, a turno, sono stati invitati ad alzarsi e a posizionare le parole sotto l’immagine giusta. Poi essi stessi sono stati invitati ad aggiungere parole sotto l’una o l’altra fila. La maggior parte di loro ha scelto parole gentili da posizionare sotto l’abbraccio. È poi partita la condivisione sul messaggio di tali parole.
Nel secondo step, sempre all’interno del Circle Time, abbiamo introdotto il discorso della rabbia, raccontando di alcune situazioni avvenute in classe durante la ricreazione. La rabbia porta conseguenze pesanti poiché se ci si offende con parole forti è molto difficile ricucire i rapporti di amicizia.
Abbiamo quindi fatto scrivere ai bambini su cartoncini le frasi di rabbia che spesso usano o ricevono dai compagni. Queste sono state scritte con il colore nero, perché portano il buio, la tristezza. Tutti i bigliettini sono stati poi messi in un cappello magico, al centro del cerchio, che trasforma le parole ostili in parole gentili.
Questa trasformazione avviene grazie ai bambini che diventano maghi e pescando le parole dal cappello le riscrivono con l’arancione, che porta la luce del sorriso, usando le parole con stile. Si riflette sul principio n.8: ”le idee si possono discutere, le persone si devono rispettare”.
Conclusione: stiamo attenti a non ferire l’altro con le nostre parole, se ciò accade proviamo come il mago a trasformare le parole da ostili a non ostili.
R.R. e S.P.