
Pronti, partenza, via: quando discutere assomiglia a una gara sportiva!
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- Competenze sociali e civiche
- Consapevolezza ed espressione culturale
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- 01. Virtuale è reale
- 08. Le idee si possono discutere.Le persone si devono rispettare
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• Che cosa vuol dire discutere?
• Qual è l’oggetto della discussione?
• Quando una discussione è ben fatta?
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Per lo svolgimento di questo step utilizza delle immagini di gare sportive e di tribunali
L’insegnante introduce l’argomento della tappa chiedendo ad alunni e alunne se e, eventualmente, quale sport praticano e se hanno mai partecipato a gare o competizioni sportive.
Successivamente, l’insegnante dispone sulla cattedra delle immagini raffiguranti atleti/e durante tornei/competizioni e altre raffiguranti giudici in tribunale o persone che discutono tra loro, e invita la classe a trovare qual è l’elemento o quali sono gli elementi in comune tra le diverse immagini (ci saranno in entrambi i casi persone contrapposte chiamate a “sfidarsi”, ma spesso nelle discussioni si finisce con l’alzare la voce od offendere l’interlocutore/interlocutrice).
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Dopo che è stato introdotto il Manifesto per lo sport, viene letto almeno due volte il suo principio 8 e si fa riflettere la classe sul fatto che una discussione ben fatta non è altro che una gara di idee: interlocutori/interlocutrici non sono nemici/nemiche, ma avversari/e, e come nello sport non si può “giocare sporco” per vincere, così nelle discussioni non si può e non si deve mai attaccare o annientare l’avversario/a, si possono solo discutere le sue idee.
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Per lo svolgimento di questo step utilizza delle copie del manifesto per lo sport
Dopo aver letto e distribuito ad ogni alunno/a il Manifesto della comunicazione non ostile, l’insegnante divide la classe in due gruppi e organizza un dibattito su un tema scelto da alunni/e con l’obiettivo di far capire e provare praticamente come si può discutere “bene” rispettando i principi del Manifesto.
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Per lo svolgimento di questo step utilizza un Vademecum per una discussione felice (uno per ogni alunno/a)
A ricordo di quanto detto in classe, l’insegnante consegnerà ad ogni alunno/a un vademecum, da attaccare sul diario di bordo.
Il vademecum è rivolto a bambini e bambine e sintetizza le cose da tenere a mente nel momento in cui ci si trova a discutere con qualcuno/a (ad es. 1. Spiegare bene quello che si pensa, con calma; 2. Ascoltare bene ciò che viene detto dagli/dalle altri/e; 3. Essere sempre gentili; 4. Scindere le persone da quello che dicono o pensano ecc.).
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“Il mio primo telefono” (maggiori informazioni sul sito di Parole O_Stili).
Si potrebbe organizzare una volta al mese un laboratorio durante il quale bambini e bambine possano esercitarsi a discutere bene relativamente a tematiche proposte da loro stessi/e o dal corpo docente.
Si potrebbe indire un concorso interno alla scuola in cui le varie classi vengono invitate a discutere su un determinato tema e vince la classe che, oltre ad argomentare meglio, si attiene maggiormente ai principi del Manifesto.
L’attività può essere introdotta attraverso una sfida o gara in palestra durante l’ora di educazione motoria.
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