Al termine della visione dei video, si promuove una riflessione su che cosa voglia dire comunicare e saper essere un buon oratore secondo Cicerone, per il quale l’arte oratoria è composta di 5 parti: l’invenzione, la disposizione, l’elocuzione, la memoria, la declamazione.

Alunni e alunne sono invitati a riflettere a coppie su quali siano le caratteristiche che oggi deve avere un buon oratore. Al termine del tempo a disposizione, l’insegnante inviterà il/la ragazzo/a più “timido/a” della coppia a esporre i risultati del confronto. 

Per facilitare la condivisione in classe, l’insegnante sintetizza alla lavagna in una tabella a due colonne le “buone idee” e le “idee discutibili” che di volta in volta emergono, sulla base di quanto evidenziato durante l’introduzione e la cooperazione.

L’insegnante chiederà ad alunni e alunne di trascrivere sul quaderno il decalogo del buon oratore della “società liquida”, ispirandosi al Manifesto della comunicazione non ostile e a Cicerone.

Terminata l’attività scolastica, l’insegnante potrebbe proporre a ragazzi e ragazze di presentare il decalogo in modo originale (producendo video, realizzando Padlet, fumetti con apps, infografiche, iBooks, ecc.).