
Energia interiore
In collaborazione con SORGENIA
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- Sostenibilità
- Consapevolezza e responsabilità
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- Educazione Civica
- Area Sportivo-Motoria
- Area Umanistico-Letteraria
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- Consapevolezza ed espressione culturale
- Imparare a imparare
- Competenze sociali e civiche
- Comunicazione nella madrelingua
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- 01. Virtuale è reale
- 08. Le idee si possono discutere.Le persone si devono rispettare
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• Davanti a una difficoltà, mi chiudo in me stesso/a, pensando di essere la persona più sfortunata del mondo, oppure cerco di trovare un lato positivo in quello che ho e che mi sta succedendo?
• Che cosa mi dà gioia e forza quando sono triste? È qualcosa che trovo in me o fuori di me?
• Penso al mio “campione”: secondo me non ha mai avuto momenti difficili, oppure li ha superati con l’aiuto delle altre persone o con la forza interiore?
• A seconda di come mi sento, di quale “energia” (felicità, rabbia, dolore) sento dentro di me, come parlo, disegno, mi esprimo?
• Quali parole, immagini, suoni, persona cerco intorno a me quando sono emozionato/a, entusiasta, felice, arrabbiato/a, deluso/a?
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Per lo svolgimento di questo step utilizza il libro di Bebe Vio oppure il film “Wonder” oppure materiale di cancelleria, fogli
L’insegnante sceglie una delle seguenti attività come introduzione:
- Lettura con l’insegnante del Manifesto della comunicazione non ostile, facendo particolare attenzione a cosa la sua applicazione può rappresentare per l’alunno/a nel momento in cui parla con gli/le altri/e o descrive i propri sentimenti;
- Lettura insieme del libro o di alcuni capitoli del libro di Bebe Vio, “Mi hanno regalato un sogno”, Bur Biblioteca Universale Rizzoli, 2017 (in particolare i capitoli “Viva la medicina bianca”, “Garetta”, “Se ve lo state domandando”);
- Visione e commento con l’insegnante del film “Wonder”, di Stephen Chbosky, 2017, al termine del quale alunni/e cercano di rispondere, a voce oppure per iscritto, alle “domande fondamentali”.
Alunni/e, da soli/e o in gruppo, descrivono la propria “energia interiore” come fosse una persona: com’è fatta, a chi assomiglia, come fare per cacciarla se è cattiva, o chiamarla se è buona. Al termine dell’attività il lavoro viene condiviso con l’insegnante e il resto della classe.
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Per lo svolgimento di questo step utilizza materiale di cancelleria, fogli, strumenti musicali, attrezzi da palestra
L’insegnante sceglie una delle seguenti attività da svolgere con la classe.
Alunni/e tracciano su un foglio o più fogli, usando tutti i materiali grafici a disposizione, le figure e le forme (anche astratte) che rappresentano la propria energia interiore.
Successivamente, ragazzi/e esaminano il proprio lavoro, spiegando se hanno illustrato un’energia interiore positiva o una forza distruttiva.
Al termine del percorso di riflessione, sono invitati/e a rappresentare quella che è (o desiderano sia) l’energia positiva interiore.
Con l’aiuto dell’insegnante e in relazione al grado di alfabetizzazione musicale, alunni/e rappresentano con piccoli suoni (o riconoscono in brani noti) la propria energia interiore.
Ragazzi/e esaminano poi i suoni prodotti o il brano individuato, spiegando se si tratti di un’energia interiore positiva o una forza distruttiva.
Al termine del percorso di riflessione, sono invitati/e a scegliere una rappresentazione di quella che è (o desiderano sia) la propria energia positiva interiore.
L’energia fisica è spesso uno strumento per attivare la nostra energia interiore. Alunni/e provano a fare esperienza della frustrazione derivante da una limitazione fisica, imparando a gestirla e infine a liberarsene, sperimentando il senso di determinazione positivo derivante dall’esercizio e dal controllo fisico. Lavorando in piccoli gruppi, a turno ogni allievo/a compie un piccolo percorso a ostacoli con una limitazione fisica imposta (es. mani o piedi legati, impossibilità di piegarsi), mentre i/le compagni/e hanno libertà di movimento.
Dopo aver ripetuto più volte la prova, con i suggerimenti e i consigli dell’insegnante, l’alunno/a inizia ad acquisire una padronanza maggiore. Alla fine, sciolto/a dal vincolo, compie la stessa prova, con successo e soddisfazione piena .
Infine, viene chiesto ad alunni/e di interrogarsi per capire se alcuni “stratagemmi” elaborati durante la fase di esercizio con vincolo fisico siano stati utili, o possano esserlo, anche quando privi/e di limitazioni .
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Alunni/e sono invitati/e a cercare esempi di grandi problemi vissuti con leggerezza e di piccoli problemi vissuti con rabbia. Inoltre, se a scuola non c’è il tempo per farlo, alunni/e sono invitati/e a leggere per casa alcuni capitoli del libro di Bebe Vio e a guardare in famiglia il film “Wonder”. Si può considerare anche la ripresa e il montaggio in un breve video di tutte le storie, da condividere poi in Rete (se presenti voci/volti dei bambini/e, previa firma della liberatoria da parte dei genitori).
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