Dimmi che parole usi e ti dirò chi sei
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- 06. Le parole hanno conseguenze
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• Sono consapevole che ogni parola ha un significato preciso e che, usandola, posso scatenare reazioni imprevedibili?
• Tengo conto, soprattutto quando leggo testi o dialogo in Rete, che nel contesto in cui mi esprimo è difficile comprendere il tono e le intenzioni di chi pubblica un post?
• Ho sempre presente che quello che posto su un social è visibile da un numero non sempre definito di persone e che qualcuno/a potrebbe sentirsi ferito/a da quello che scrivo?
• Perché, secondo te, oggi le categorie di “reale” e “virtuale” non bastano più??
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Leggi il capitolo
I/le ragazzi/e sono invitati/e a leggere a casa il racconto “Estensioni” di Alessandra Sarchi (da “Parole Ostili. 10 racconti”, Editori Laterza, a cura di Loredana Lipperini, 2018) e a sottolineare le frasi e i passaggi che li/le hanno colpiti/e di più. Viene data loro una griglia di comprensione (per esempio divisione in sequenze, individuazione dell’intreccio, ricostruzione della fabula, individuazione del sistema dei personaggi, della descrizione degli spazi, gestione dei tempi e individuazione della voce narrante; in base all’attività didattica risultano imprescindibili la tipologia dei personaggi e la struttura dell’intreccio).
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Analizza e confronta
In apertura di lezione, l’insegnante invita a leggere il Manifesto e alla visione del video di Rocco Hunt, relativo al punto 6 del Manifesto della comunicazione non ostile.
Viene poi organizzata una discussione in classe degli esiti della griglia di analisi del racconto a partire dai personaggi e dalla loro relazione per arrivare all’intreccio e al momento chiave del testo.
La classe viene poi invitata a scegliere uno dei temi sopra indicati e dei concetti ad esso connessi, individuado degli episodi/passi del racconto utili alla discussione, con richiesta di motivazione delle proprie posizioni.
Ai/alle ragazzi/e viene chiesto se hanno mai scritto su Facebook o su un altro social (o se hanno mai detto) cose di cui poi si sono pentiti/e e quali conseguenze hanno avuto: confrontandosi con ciò che è capitato a Sonia, sono invitati/e a raccontare perché hanno scritto quelle cose, se le avrebbero dette anche lontano dalla tastiera, guardando in faccia le persone, se le conseguenze che hanno avuto li/le hanno fatti/e riflettere e maturare in consapevolezza. Il/la docente li/le aiuterà a comprendere che a volte le situazioni possono essere fatali, come nel caso del cyberbullismo. -
Leggi “Estensioni” di Alessandra Sarchi (da “Parole Ostili. 10 racconti”, Editori Laterza, a cura di Loredana Lipperini, 2018) e utilizza dei devices tecnologici
Nel racconto di Alessandra Sarchi, “Estensioni”, la protagonista si sfinisce psicologicamente ogni giorno nella cura attenta di alcuni pazienti psichiatrici. Per caso un giorno, proprio lei che è così attenta e sensibile, si lascia andare a un commento impulsivo su Facebook, per dar voce a un sentimento provato durante l’incontro con un paziente.
Il suo post, però, viene letto e bruscamente commentato proprio dal suo paziente, che ha ottenuto, sfruttando un falso nome, la sua amicizia su Facebook. Da qui nasce la riflessione che occupa la seconda parte del racconto. Dal racconto emergono in particolare tre temi di fondo:
- L’importanza di scandagliare la nostra interiorità, perché solo grazie a un’analisi attenta di sé si può arrivare a una chiarezza espressiva;
- Il fatto che le parole online, più di quelle offline, debbano essere scelte con cura in primo luogo per la specificità del mezzo grazie a cui si diffondono e vanno a incidere su persone e rapporti;
- L’invito a una riflessione sulla natura del web in relazione al suo rapporto con il mondo “reale”: un’espansione online in cui, nonostante l’apparente virtualità, si sviluppano o si distruggono, anche inconsapevolmente, relazioni in modo più rapido, più pericoloso e doloroso di quanto non avvenga nella vita offline.
Lettura dell’articolo Follower, da Micromega, e discussione sul significato di una parola in Rete e sulle possibili implicazioni del suo significato etimologico.
Realizzazione di una mappa mentale (con Mind42 o altro strumento) per raccogliere le idee e gli spunti emersi nella discussione in classe.
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