“Belle ma brave” – Gli stereotipi di genere nello sport
In collaborazione con Donna Moderna
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- 03. Le parole danno forma al pensiero
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• Esistono davvero “sport per maschi” e “sport per femmine”?
• Per quali motivi le atlete italiane, nonostante le sempre più numerose vittorie, sono ancora considerate, e raccontate, come sportive di “serie B”?
• Quale ruolo giocano le parole in questa percezione?
• Ti è capitato sul web e sui social di leggere articoli, guardare gallery fotografiche, condividere post in cui si commentasse solo l’aspetto fisico di una sportiva o in cui fossero presenti stereotipi di genere?
• Secondo te, questi contenuti virtuali fanno sì che nella vita reale le atlete siano prese meno “sul serio” rispetto ai colleghi uomini?
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Leggi l’articolo
La classe è invitata a leggere “Lo sport al femminile nella società moderna” e 3 articoli a scelta (1 da quotidiani, 1 da periodici, 1 da siti web) sui Mondiali di calcio femminile 2019, soffermandosi sul modo in cui sono raccontate le atlete.
Successivamente, sono invitati/e a fare lo stesso lavoro sui post dei loro amici su Facebook (dedicati non solo alle calciatrici dei Mondiali, ma alle atlete in generale).
Di seguito, alcune fonti per questa attività:
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Leggi, ascolta e discuti
Alunni e alunne sono invitati/e a cercare su Google la parola “atlete” e a discutere tra loro sui risultati delle ricerche. Successivamente, l’insegnante propone di riflettere sugli articoli e i post letti a casa e di ascoltare il podcast contenuto nel capitolo 14 di #Atlete su Sara Gama (in alternativa, si può scegliere di leggere l’intero capitolo).
L’insegnante procede quindi alla spiegazione frontale delle ragioni sportivo-legali per cui in Italia le atlete sono dilettanti e si soffermerà sull’analisi delle conseguenze in tema di diritti e pay gap (vedi capitoli 1 e 22 di #Atlete).
Si propone in seguito la lettura del capitolo di “Donne come noi” (Donna Moderna, Sperling&Kupfer) su Michela Cerruti: si apre così una discussione con allievi e allieve sui motivi sociali e culturali alla base degli stereotipi di genere e sulla contronarrazione necessaria per combatterli.
Nella conclusione dell’incontro, l’insegnante mostra il video “Nike – Dream crazier”.
Per approfondire, si consiglia la lettura di “Donne come noi”, in particolare: “Irma, dal gancio che non perdona”, pag. 3; “Il giorno in cui Michela ha scoperto la velocità”, pag. 27 e, in aggiunta, i capitoli 13 e 26 di #Atlete.
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Si possono proporre diverse attività per approfondire la tematica oggetto dell’attività.
Ad esempio, la visione del film “Butterfly” sulla pugile Irma Testa.
Oppure, la lettura del libro “Volevo essere Maradona” di Valeria Ancione, Mondadori, sulla storia della calciatrice Patrizia Panico.
Si può chiedere alla classe di guardare una partita dei Mondiali di calcio 2019: durante la visione sono tutti/e sono invitati/e ad appuntare frasi e aggettivi che a loro giudizio alimentano lo stereotipo di genere.
Si può assegnare la lettura di un articolo a scelta (tratto da quotidiani, periodici, siti web) sui Mondiali di calcio, con una successiva “riscrittura” dello stesso evitando stereotipi di genere.
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