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Secondaria 1° grado

Alle fronde dei salici

Cittadinanza digitale Hate Speech
    • Cittadinanza digitale
    • Hate speech
    • Area Umanistico-Letteraria
    • Educazione Civica
    • Comunicazione nella madrelingua
    • Imparare a imparare
    • Competenze sociali e civiche
    • 09. Gli insulti non sono argomenti
    • 02. Si è ciò che si comunica
    • 07. Condividere è una responsabilità
    • • Il poeta esprime il proprio disappunto per la guerra e le violenze. Quali parole utilizza per far capire che la sua è una poesia di denuncia?

      • Come definiresti il tono della poesia?

      • Perché, se le “cetre” dei poeti erano “appese”, il loro “suono” è arrivato forte e chiaro fino a noi, mostrandoci l’orrore della guerra?

Svolgimento
90'
  • Guarda il video e prendi appunti

    Condivisione degli appunti presi a casa: si propone di utilizzare la didattica capovolta e agli/alle alunni/e viene dato il compito di vedere il video indicato nelle fonti e di prendere appunti. In alternativa è possibile visionare il video insieme in classe.

  • Leggi la poesia

    L’insegnante introduce il tema attraverso la lettura e l’analisi della poesia “Alle fronde dei salici”, di Quasimodo.

  • Analizza le opinioni

    La classe viene divisa in piccoli gruppi, a ciascuno dei quali viene chiesto di analizzare il modo in cui esprimono le loro opinioni poeti e poetesse e opinionisti/e, in tv e sui social. Segue una riflessione sugli effetti ottenuti nel primo e nel secondo caso.

    L’insegnante può offrire ad alunni/e questo spunto di riflessione: si può esprimere il proprio disappunto, anzi è giusto farlo, usando le parole appropriate, senza urlare, senza offendere, prestando ascolto all’altro/a e a volte anche tacendo. I poeti, ad esempio, espressero il proprio orrore, la propria condanna per la guerra, le dittature, non solo scrivendo ma a volte anche tacendo. Questo è il concetto espresso da Quasimodo: «E come potevamo noi cantare…» dinanzi all’orrore, ai morti, al dolore. Il poeta esprime le sue idee, condanna, si espone, ma lo fa con garbo ed eleganza, non offende e non grida, capisce che piuttosto «che diventare un mostro ancor più violento» è meglio scegliere il silenzio. Infatti «alle fronde dei salici… le nostre cetre erano appese… oscillavano lievi al triste vento». Ecco, lievi. Ma a noi il suono di quelle cetre è arrivato dritto al cuore!

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    Chi ha già lavorato in classe con questa attività

    In questa sezione troverai le esperienze di chi ha lavorato con l'attività proposta attraverso un racconto di foto e video! Prendi spunto, fatti un'idea e se vuoi condividi la tua esperienza con gli altri raccontando com'è andata (se trovi la sezione vuota, apri le danze ;) )