Esperti di guerra o esperti di pace?
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- Educazione Civica
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- Comunicazione nella madrelingua
- Consapevolezza ed espressione culturale
- Competenze sociali e civiche
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- 01. Virtuale è reale
- 02. Si è ciò che si comunica
- 05. Le parole sono un ponte
- 06. Le parole hanno conseguenze
- 07. Condividere è una responsabilità
- 03. Le parole danno forma al pensiero
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Sapete collocare L’Ucraina da un punto di vista geografico?
Che tipo di controllo sull’informazione è in atto attualmente in Russia?
Che ruolo ha l’informazione?
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Lavoro in gruppi da svolgere in classe o a casa
L’insegnante divide la classe in tre gruppi e presenta a ciascuno il lavoro che dovrà svolgere.
Questa parte del lavoro, per questioni di tempo, può esser svolta a casa.
Ogni membro del gruppo lavorerà a una ricerca delle informazioni e approfondirà in modo specifico il tema del conflitto in Ucraina, con la supervisione e l’aiuto dei professori: il lavoro sarà dapprima autonomo, poi condiviso con il resto del proprio gruppo, facendo confluire i materiali in un documento comune.
Dopo aver letto con attenzione i contributi di tutti, il gruppo può redigere un documento sintetico.
Gruppo 1 I geografi: il gruppo approfondirà il conflitto Ucraina/Russia dal punto di vista geografico.
Sapete collocare L’Ucraina sulla mappa? Cosa altro conoscete di questo paese? Quali sono le principali città? Come si pronunciano i nomi delle città Ucraine? Cos’è il Donbass? Sapete collocare la Russia nella mappa? Cosa sapete di questo Paese?
Gruppo 2 Gli storici: il gruppo approfondirà il conflitto Ucraina/Russia dal punto di vista storico.
Che eventi storici tra il 2014 e il 2015 hanno contribuito alle attuali tensioni tra Russia e Ucraina? Chi è il presidente dell’Ucraina? Chi è il presidente della Russia? Cosa sono gli accordi di Minsk? Con quali motivazioni la Russia ha attaccato l’Ucraina? Cos’è la NATO? Perché l’Ucraina vuole entrare nella NATO?
Gruppo 3 Gli economisti: il gruppo approfondirà il conflitto Ucraina/Russia dal punto di vista economico.
Perché si parla di guerra del gas? Da chi importa il gas l’Europa? Chi ne importa di più? cosa sono le sanzioni? Che tipo di sanzioni sono state stabilite contro la Russia? Perchè? Quali sono le conseguenze economiche della guerra nei paesi in cui si sta combattendo e da noi?
Ogni gruppo dovrà produrre una breve presentazione in cui spiega brevemente agli altri gruppi il frutto del proprio lavoro. E’ importante che in ogni gruppo, ognuno abbia un ruolo: curare la parte grafica, sintetizzare i materiali, scrivere i testi, curare grammatica e sintassi, scegliere le immagini da allegare, presentare agli altri gruppi in plenaria, rispondere alle domande dei compagni/e …
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Al termine delle presentazioni, l’insegnante invita a ricostruire i contorni del conflitto in modo complesso.
Può approfittare per fare il punto della situazione e raccontare gli sviluppi aggiornati della guerra, avendo cura di far emergere domande e favorire l’informazione.
Potrà cogliere l’occasione anche per esplorare le reazioni dei ragazzi/e alla situazione tra Ucraina e Russia e accogliere le emozioni e le preoccupazioni degli alunni/e
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L’insegnante aiuta i ragazzi a fare un passo ulteriore: la guerra è anche da un punto di vista comunicativo.
Che tipo di controllo sull’informazione è in atto attualmente in Russia? Come ti sentiresti se ti svegliassi domani mattina e non avessi più accesso ai tuoi social preferiti?
Chi è Anonymous? Che tipo di azioni collettive sta intraprendendo?
Perché stanno comparendo finte recensioni ai ristoranti Russi?
Perché molti stanno prenotando finti soggiorni in Ucraina?
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E’ il momento che anche gli alunni/e si mettano in gioco per utilizzare le informazioni apprese sul conflitto Ucraina-Russia e aiutare altri a apprenderlo meglio.
- Scrivi un tweet di 280 caratteri su ciò che sta accadendo . Usa un linguaggio comprensibile e chiaro per comunicare le questioni essenziali in modo corretto e efficace.
I messaggi possono essere raccolti in un padlet, oppure in un documento condiviso.
Potranno essere realmente condivisi sui canali social della scuola.
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Leggi e commenta il principio 7 del Manifesto della comunicazione non ostile
“Condividere è una responsabilità”: dobbiamo sempre accertarci di aver letto, valutato e compreso in modo approfondito qualsiasi notizia prima di condividerla, ma siamo anche responsabili nel condividere notizie utili e che portano messaggi di aiuto, solidarietà e pace.
Per concludere in modo operativo l’attività, chiedi alla classe di pensare a un messaggio da poter condividere sui social per segnalare concretamente quello che si sta facendo nella tua città per aiutare le persone che stanno scappando dalla guerra.
Prima sarà necessario informarsi sulle associazioni o enti che se ne stanno occupando, cercare se il Comune stesso sta promuovendo iniziative e di che tipo, …
Quindi bisognerà comporre il messaggio, utilizzando parole chiare, sincere, accattivanti e efficaci.
Ogni ragazzo potrà postare il messaggio sui propri social, nei gruppi Whatapp di cui fa parte, condividerlo con amici e parenti.
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Qui trovi risorse che possono esserti utili per trovare le parole più efficaci per parlare del conflitto in corso ai tuoi ragazzi/e
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